domenica, ottobre 31, 2004

Legge n° 104 del 28 marzo 1991

Legge 28 marzo 1991, n. 104
Proroga della gestione del servizio di tesoreria provinciale dello Stato (G.U. 4 aprile 1991, n. 79)
La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Promulga la seguente legge:

Art. 1. - 1. La gestione del servizio di tesoreria provinciale dello Stato, conferita alla Banca d’Italia e prorogata al 31 dicembre 1990 con legge 16 aprile 1984, n. 78, continua ad essere affidata alla Banca d’Italia fino al 31 dicembre 2010, con l’osservanza delle disposizioni di legge attualmente vigenti, salvo quanto stabilito dalla presente legge.
2. La Banca d’Italia svolge il servizio tramite sezioni di tesoreria con sedi e competenza territoriale stabilite con decreti del Ministro del tesoro, sentita la Banca d’Italia medesima, tenendo conto delle esigenze di funzionalità e di economicità del servizio.
3. L’affidamento del servizio si intende tacitamente rinnovato di venti anni in venti anni, salva disdetta di una delle parti da notificarsi all’altra parte almeno cinque anni prima della scadenza.
Art. 2. - 1. Eventuali nuovi o maggiori servizi, operazioni o adempimenti, rispetto a quelli compresi nel servizio di tesoreria di cui all’articolo 1, debbono formare oggetto di preventivi accordi tra il Ministero del tesoro e la Banca d’Italia.
2. In relazione a particolari esigenze il Ministero del tesoro, d’intesa con la Banca d’Italia, può affidare all’Amministrazione delle poste e delle telecomunicazioni o ad istituti di credito determinati servizi, operazioni o adempimenti compresi nell’ambito del servizio di tesoreria di cui all’articolo 1.
3. L’affidamento all’Amministrazione delle poste e delle telecomunicazioni dei servizi, operazioni e adempimenti indicati nel comma 2 è disposto con decreti del Ministro del tesoro, di concerto con il Ministro delle poste e delle telecomunicazioni.
Art. 3. - 1. La Banca d’Italia continua a svolgere le operazioni della Cassa depositi e prestiti con l’osservanza delle norme di contabilità dello Stato.
2. Il corrispettivo dovuto dalla Cassa depositi e prestiti per il servizio di cui al comma 1 sarà determinato con apposita convenzione tra il Ministero del tesoro e la Cassa suddetta.
Art. 4. - 1. Il Ministero del tesoro è autorizzato a stipulare con la Banca d’Italia le convenzioni occorrenti per regolare i rapporti nascenti dall’applicazione della presente legge, anche ai sensi dell’articolo 1, comma 2.
2. Nelle convenzioni di cui al comma 1 sono, altresì, stabilite le modalità da osservare per la comunicazione alMinistero del tesoro dei dati relativi alla gestione del servizio di tesoreria provinciale.
Art. 5. - 1. Con decreti del Ministro del tesoro, da emanare ai sensi dell’articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, sentita la Banca d’Italia, possono essere adottate, limitatamente alla gestione del servizio di tesoreria, norme intese a semplificare le procedure relative agli incassi e ai pagamenti per conto dello Stato, nonché alla rendicontazione da parte delle sezioni di tesoreria, anche mediante l’impiego di strumenti informatici (1).
2. Con gli stessi decreti di cui al comma 1 potranno essere indicati i casi di esclusione dell’emissione di titoli di spesa e di entrata di importo non superiore a L. 20.000.
3. È abrogato l’articolo 2 della legge 16 aprile 1984, n. 78.
Art. 6. - 1. La presente legge ha efficacia dal 1º gennaio 1991.

La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.

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La storia inizia da lontano. A chi volesse approfondire consiglio di consultare il Regio Decreto n° 204 del 28/04/1910 che all'articolo 1 recita:
"La facoltà di emettere biglietti di Banca ed altri titoli equivalenti, pagabili al portatore ed a vista, è concessa, per un periodo di venti anni, dal giorno 10 agosto 1893, ai seguenti Istituti:
Banca d'Italia, con un capitale nominale di 240 milioni, diviso in 300 mila azioni nominative da lire 800 ciascuna;
Banco di Napoli;
Banco di Sicilia."

giovedì, ottobre 21, 2004

Lo 007 in saio: "Fra poco liberi i due ostaggi francesi" Baldoni ? Ucciso con intelligence

Altro che CIA: ora c'è il prete che guarda avanti e ci azzecca. Jean Marie BenjaminIl 7 settembre 2001 aveva predetto l'imminente attacco alle Torri Gemelle. In un'intervista rilasciata ieri padre Jean Marie Benjamin sostiene che i due giornalisti francesi George Malbrunot e Christian Chesnot sarebbero liberi e lavorerebbero volontariamente alla raccolta di materiale di documentazione sulla realtà della resistenza irachena. "Sono video e foto che non piaceranno a Washington. Posso anticiparle che tra pochi giorni i due reporter saranno accompagnati ad una frontiera e saranno lasciati liberi di rientrare a Parigi con tutta la documentazione raccolta". Sulle due Simone: "un rapimento molto mediatico". Non è il primo a dirlo. Infine su Baldoni: "conosceva molto bene cosa era la resistenza irachena e da chi era formata. Sapeva qualcosa di troppo e questo “troppo” decisamente non è piaciuto a qualcuno [...] la responsabiltà della sua morte non è attribuibile solo ai suoi rapitori, sono intevenuti personaggi vicini all’intelligence". Mentre il TG2 delle 13:00 riprende la notizia dell'intervista il TG1 delle 13:30 segnala invece che "L'assassinio del giornalista italiano Enzo Baldoni sarebbe collegato ad Al-Qaeda". Rimango interdetto: c'è una bella differenza tra dire che l'ha ucciso Al-Qaeda e dire che l'ha ucciso l'intelligence, no ?

(Fonte: Reporter Associati, 20/10/04)

sebastiano scrofina
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martedì, ottobre 19, 2004

"La chemioterapia è una pratica assassina": l'eretico che sfida l'establishment

Copertina di KankropoliVuole battersi nell'arena televisiva. E' pronto a sfidare chiunque, ed è sicuro di vincere. In principio fu il dossier "Kankropoli: la mafia del cancro" (download PDF 1,5MB). Ora Alberto Mondini, presidente dell'ARPC (Associazione Ricerca e Prevenzione del Cancro), vuole avere la possibilità di rispondere agli attacchi mossigli recentemente in TV per difendere la sua tesi davanti a milioni di persone. Un'accusa pesantissima quella di Mondini, ai limiti dell'incredibile: "la chemioterapia è una pratica assassina che trova fondamento soltanto negli interessi economici delle multinazionali farmaceutiche" (fonte: newsletter ARPC 19/10/2004). Dovrà assumersi la responsabilità di quest'affermazione, tutta da dimostrare. Su quali evidenze scientifiche si basa ? Dove sono le fonti, gli studi, le pubblicazioni, le bibliografie ? Non si scherza col dolore, con la malattia: è un tema dannatamente serio. La gente muore. E proprio per questo sono convinto che i malati debbano essere assistiti anche con la massima informazione possibile, della massima qualità. In attesa dei trovatori (a quando ?) giriamo la sfida ai nostri ricercatori. Impossibile dormire sonni tranquilli finchè non sarà fugato il dubbio che un solo centesimo di quanto sostiene Mondini possa essere vero: bisogna aprire subito un dibattito pubblico serio, onesto, accessibile anche ai malati e non solo ai medici. Chi è in buona fede sicuro delle proprie argomentazioni non ha nulla da temere. "Non sono d'accordo con te ma darei la mia vita perchè tu possa sempre esprimere ciò che pensi". Evviva la democrazia, e che vinca il migliore.

sebastiano scrofina
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lunedì, ottobre 18, 2004

La BCE ammette ufficialmente ed esplicitamente: è nostro il diritto di signoraggio

Jean-Claude Trichet, governatore BCENon se ne fanno un problema. Anzi.
La BCE ammette pubblicamente - sul suo sito ufficiale - che il diritto di signoraggio non è più dei cittadini europei, ma suo. I proventi vengono poi ripartiti tra i soci della BCE, come per esempio Banca d'Italia SpA, una società per azioni privata composta da soci privati con fini privati. Banchieri privati fieri di averci sottratto la sovranità monetaria. Complimenti.

"L'esercizio delle funzioni di politica monetaria genera un reddito monetario denominato "reddito da signoraggio". Conformemente allo Statuto del Sistema europeo di banche centrali e della Banca centrale europea, tale reddito, generato nell'area dell'euro, viene accentrato e ripartito tra le BCN in proporzione alle quote versate di capitale della BCE"
(Fonte: Sito ufficiale BCE)

sebastiano scrofina
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martedì, ottobre 12, 2004

Storico: il Corriere della Sera rompe l'omertà sulla secolare truffa del signoraggio

Un articolo storico. Per la prima volta dopo 310 anni la stampa mainstream tratta di "signoraggio" in termini critici evitando di citare a memoria le insulse litanie dei manuali di economia. La verità sta venendo fuori, finalmente. Continuiamo così.
offSHORE
di Ivo Caizzi
(Corriere della sera - CorrierEconomia - pag. 8 - 11/10/2004)

SIGNORAGGIO
E' trapelato che l'ex ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, in una conversazione informale a Milano, immagine dell'articoloavrebbe mostrato scetticismo verso l'ipotesi che la sua proposta di stampare la banconota da un euro non sia decollata in Europa anche a causa delle conseguenze sugli enormi interessi collegati al "signoraggio" per l'emissione del denaro.
A Bruxelles il direttore generale per gli Affari monetari della Commissione, il tedesco Klaus Reding, ha detto al Corriere della Sera di non vedere alcun problema di "signoraggio" nel sistema dell'euro "perchè tutto è regolato dal Trattato di Maastricht". Ma nell' Europarlamento si stanno iniziando a valutare segnalazioni critiche e richieste di maggiore trasparenza su questo meccanismo finanziario, che consente alla Banca centrale europea di Francoforte (Bce), alle banche centrali e ai governi nazionali di incamerare somme ingenti imponendo di fatto ai cittadini il pagamento di un prezzo per l'utilizzazione della moneta.
La definizione di "signoraggio" anticamente indicava il guadagno del "signore" che aveva il potere di far accettare come mezzo di pagamento una moneta con un valore nominale superiore al contenuto aureo (contando sulla capacità di convinzione delle sue milizie armate). Oggi con questo termine si intende la percentuale garantita a chi emette denaro in relazione alla differenza tra il costo di realizzazione di una banconota o di una moneta metallica e l'importo nominale assegnatogli. Il "signoraggio" per la stampa dell'euro su carta è attribuito alla Bce di Jean-Claude Trichet e alle banche centrali dei Paesi della zona euro, mentre per le monete metalliche spetta ai ministeri del Tesoro nazionali. Pertanto, se fosse introdotta la banconota da un euro, i governi perderebbero una parte degli attuali guadagni da "signoraggio" e aumenterebbero quelli degli istituti di emissione, che nel caso della Banca d'Italia possono finire anche ai suoi soci privati.