martedì, ottobre 12, 2004

Storico: il Corriere della Sera rompe l'omertà sulla secolare truffa del signoraggio

Un articolo storico. Per la prima volta dopo 310 anni la stampa mainstream tratta di "signoraggio" in termini critici evitando di citare a memoria le insulse litanie dei manuali di economia. La verità sta venendo fuori, finalmente. Continuiamo così.
offSHORE
di Ivo Caizzi
(Corriere della sera - CorrierEconomia - pag. 8 - 11/10/2004)

SIGNORAGGIO
E' trapelato che l'ex ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, in una conversazione informale a Milano, immagine dell'articoloavrebbe mostrato scetticismo verso l'ipotesi che la sua proposta di stampare la banconota da un euro non sia decollata in Europa anche a causa delle conseguenze sugli enormi interessi collegati al "signoraggio" per l'emissione del denaro.
A Bruxelles il direttore generale per gli Affari monetari della Commissione, il tedesco Klaus Reding, ha detto al Corriere della Sera di non vedere alcun problema di "signoraggio" nel sistema dell'euro "perchè tutto è regolato dal Trattato di Maastricht". Ma nell' Europarlamento si stanno iniziando a valutare segnalazioni critiche e richieste di maggiore trasparenza su questo meccanismo finanziario, che consente alla Banca centrale europea di Francoforte (Bce), alle banche centrali e ai governi nazionali di incamerare somme ingenti imponendo di fatto ai cittadini il pagamento di un prezzo per l'utilizzazione della moneta.
La definizione di "signoraggio" anticamente indicava il guadagno del "signore" che aveva il potere di far accettare come mezzo di pagamento una moneta con un valore nominale superiore al contenuto aureo (contando sulla capacità di convinzione delle sue milizie armate). Oggi con questo termine si intende la percentuale garantita a chi emette denaro in relazione alla differenza tra il costo di realizzazione di una banconota o di una moneta metallica e l'importo nominale assegnatogli. Il "signoraggio" per la stampa dell'euro su carta è attribuito alla Bce di Jean-Claude Trichet e alle banche centrali dei Paesi della zona euro, mentre per le monete metalliche spetta ai ministeri del Tesoro nazionali. Pertanto, se fosse introdotta la banconota da un euro, i governi perderebbero una parte degli attuali guadagni da "signoraggio" e aumenterebbero quelli degli istituti di emissione, che nel caso della Banca d'Italia possono finire anche ai suoi soci privati.

5 Comments:

Blogger admin said...

Caro Mario,
io riformulerei la questione così:

Perchè il sistema economico vigente impone di PAGARE un prezzo sulla moneta (interesse) ? Essa ha un prezzo in quanto bene scarso, si risponderà. Ma da quando la moneta non è più garantita da metalli preziosi (scarsi) la sua scarsità è SCARSITA' ARTIFICIALE (retaggio anacronistico) dal momento che a determinarne il valore sono i beni e i servizi che nascono a loro volta da un atto creativo dello spirito (vera ricchezza, abbondante e mai scarsa - al massimo per alcuni può essere limitata). Ancora meglio: a determinare il valore della moneta è il fatto di ACCETTARE quella determinata valuta in pagamento dei propri beni o servizi. Ne consegue che invece di remunerare il denaro (il paradigma D>M>D' in base al quale il denaro cresce su se stesso ed è al centro-fine del ciclo economico -- la merce, l'uomo, la vita è solo uno strumento) dovremmo remunerare coloro che - grazie alla decisione di accettare una moneta - ne hanno determinato il valore: solo grazie a loro non è semplice carta straccia.
Di qui la polemica contro la confraternita di banchieri che ci fanno pagare ciò per cui dovremmo ESSERE PAGATI.
Io almeno la vedo così.

3:15 PM  
Blogger admin said...

Rispondo al tuo secondo post. Credo che al livello statale una delle proposte più interessanti sia quella di Auriti. Invece di attribuire il diritto di signoraggio al Tremonti di turno riconosciamo il potere di emettere moneta come quarto potere costituzionale. Questo permetterebbe una separazione dal potere esecutivo ma impedirebbe l'attuale uso a fini privati della Banca d'Italia. Auriti suggerisce inoltre che i proventi del signoraggio non vadano comunque attribuiti ad un'istituzione, ma ai cittadini - su base mensile - a titolo di Reddito di Cittadinanza monetario.

10:10 AM  
Anonymous Anonimo said...

mi ricorda vagamente greenspan e il '66 (dehe!)

4:14 PM  
Blogger admin said...

gold standard...nuova bretton woods... 'ste robe non sarebbe meglio lasciarle nel dimenticatoio insieme a ron paul, larouche e tutta la compagnia dell'ospizio libertarian-monetario ?

2:49 PM  
Anonymous Anonimo said...

Volevo solo dare un chiarimento a Mario che nel suo primo post dice "....E il resto come lo immette sul mercato? Lo regala allo Stato per pagare stipendi pubblici, investimenti etc.? ....".
Attenzione che le Banche Centrali NON regalano il denaro stampato a nessuno!Sono società private e gli Stati, per usufruire di questo denaro, DEVE pagare gli interessi come qualsiasi privato che chiede un prestito alla banca.Questo Auriti lo spiega chiaramente mettendo in evidenza come uno Stato debba pagare "l'affitto" per un bene (la moneta) che dovrebbe essere SUO!!!

5:02 PM  

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