lunedì, ottobre 31, 2005

Archivio articoli (ottobre 2004 - ottobre 2005)

I soliti post-it:
  1. Teheran ha annunciato per marzo 2006 l'apertura di una borsa petrolifera basata su un sistema di scambi interamente legato all'euro.
  2. Secondo fonti bene informate il 27/12/05 sarebbe stato rinnovato il contratto a Bankitalia per altri 30 anni. Silenzio e disinformazione avvolgono l'evento: evviva!
  3. Opus Dei - Brigate Rothschild = 1 - 3

sabato, ottobre 29, 2005

The economics of a flu pandemics

Da FluWiki un articolo utile:

"The situation will be much like that in wartime. Government will concentrate on keeping key infrastructure operating. Power, sewage, water, emergency services and food distribution. Distribution of most goods through the system will be discontinued, since people can be asymptomatic and still carriers, it will be decided to keep any cross-country travel to a minimum. Most retail outlets will close, either voluntarily or by government fiat. Food will be trucked either into distribution centers or into supermarkets which agree to stay open and will be rationed out exactly as in wartime. As such a black market will certainly appear."

Scienziati pazzi

"La piu' grande bugia del 20° secolo, giunta oggi nel 21°, e' che non si possono curare o migliorare malattie infettive dei piu' svariati tipi con dosaggi massicci di vitamina C." (Robert F. Cathcart, Medico, membro dell'ACAM - Collegio americano per il progresso della medicina)

Dr. Robert F. Cathcart III, in the 1970s and 1980s [...] applied large doses of ascorbate to a wide range of viral diseases with successful results. ("Vitamin C", Wikipedia)

"Vitamin C helps the immune system to fight viruses (Anderson and Lukey, 1987). It acts as an antiviral (Gerber et al., 1975), elevating body's interferon. Even taken in small amounts, it appears to reduce duration and severity of illnesses (Hemila, 1992). [...] Vitamin C appears to help prevent flu infection (Renker et al., 1954). In addition it appears that when taken high doses, it speeds recovery from influenza (Klenner, 1949)." (K Iqbal, A Khan, MMAK Khattak - Pakistan Journal of Nutrition, 2004, "Biological Significance of Ascorbic Acid (Vitamin C) in Human Health–A Review")

Prepare for Avian Flu

Avian Flu: Protect Yourself And Your Family

Vitamin C Beats Bird Flu and Other Viruses, Too

Orthomolecular Medicine News Service, October 26, 2005

(OMNS) High dose vitamin C is a remarkably safe and effective treatment for viral infections. [1,2] In high doses, vitamin C neutralizes free radicals, helps kill viruses, and strengthens the body's immune system. Taking supplemental vitamin C routinely helps prevent viral infections. The Avian Flu (or Bird Flu), so often mentioned by newspapers, magazines and other news sources, is a particularly severe form of influenza. It should probably be called Poultry Flu, since almost all of the 150 or so human infections have come from domestic poultry. [3] Interestingly, the symptoms of avian flu include hemorrhages under the skin, and bleeding from the nose and gums. [...]Vitamin C expert Robert Cathcart, M.D., specifies very high therapeutic doses of vitamin C. For a severe cold: 60,000 to 100,000 milligrams/day. [4] For most influenza (flu), 100,000 to 150,000 mg/day. [5] For Avian (Bird) Flu, 150,000 to 300,000 mg/day.[6] [...]

The peer-reviewed Orthomolecular Medicine News Service is a non-profit and non-commercial informational resource.

Editorial Review Board:
Abram Hoffer, M.D., Ph.D.
Harold D. Foster, Ph.D.
Bradford Weeks, M.D.
Carolyn Dean, M.D. N.D.
Erik Paterson, M.D.
Thomas Levy, M.D., J.D. [...]

BBC: Korean dish 'may cure bird flu'

Strano, no ?

Scientists at Seoul National University say that they fed an extract of kimchi to 13 infected chickens, discovering signs of clear recovery in 11 of them just a week later. The scientists, led by Professor Kang Sa-ouk of the University's Biological Sciences unit, admitted that it was hard to prove the results, and that the source of the chickens' improvement was far from clear. (
AP-Foodtechnology)

"We found that the chickens recovered from bird flu, Newcastle disease and bronchitis. The birds' death rate fell, they were livelier and their stools became normal," said Professor Kang Sa-ouk. (
BBC)

``A veterinarian at an Indonesian zoo asked us to send our animal feed additive, which contains the bacteria leuconostoc citreum, a type of lactobacillus found in kimchi,’’ said Lee Jong-Dae, president of Celltech International. (
Korea Times)

mercoledì, ottobre 26, 2005

Ostilità

"Our enemies are less than twelve men. They are members of the Bank
of England and other higher financial circles. They own and control
newspaper chains and they, oddly enough, spin all the mental health
groups in the world that had sprung up.

Now these chaps are very interesting fellows, they have
fantastically corrupt backgrounds, illegitimate children, government
graft - a very unsavoury lot - and they apparently some time in the
very distant past had determined upon a course of action. Being in
control of most of the gold supplies on the planet, they entered on
a programme of bringing every government to bankruptcy and under
their thumb, so that no government would be able to act politically
without their permission.

sabato, ottobre 22, 2005

Insistere, insistere, insistere

Tra un commento sulla democrazia etica e l'ennesima euroleccata spunta fuori Superlannutti.


BANKITALIA/ ADUSBEF: RESTITUISCA 5 MLD DI EURO DI SIGNORAGGIO
21/10/2005 16:14

Cernobbio (Co), 21 ott. (Apcom) - Elio Lannutti, il presidente dell'associazione dei consumatori Adusbef, ha annunciato l'imminente presentazione di un disegno di legge, attraverso parlamentari di entrambi gli schieramenti politici, per "destinare alle vittime del 'risparmio tradito' i 5 miliardi di euro che la Banca d'Italia è stata recentemente condannata a restituire per la indebita riscossione dei diritti di signoraggio".

Il fondo andrebbe indirizzato quindi "alle vittime dei crack finanziari come Parmalat, bond argentini eccetera, che si sono verificati anche con il concorso della Banca d'Italia", ha detto Lannutti a margine del Forum internazionale dell'agricoltura e dell'alimentazione in corso Cernobbio.

"Per effetto di tale sensazionale sentenza - sostiene l'Adusbef, riferendosi alla recente decisione di un giudice della Pace di Lecce - la Banca d'Italia, che si è appropriata indebitamente di una somma enorme, pari a 5 miliardi di euro sotto la voce 'reddito da signoraggio', dovrà restituirla alla collettività per un importo pari ad 87 euro per ogni cittadino residente in Italia alla data del 31 dicembre 2003, neonati compresi".

"Il signoraggio - spiega Lannutti - è un antico istituto derivante dal 'sovrano che battendo moneta', ne garantiva il valore nel tempo ed in cambio di quella specifica garanzia feudale (come la carica a vita del Governatore della Banca d'Italia), tratteneva una parte di quell'oro". "Oggi che neppure le riserve auree garantiscono più la moneta - sostiene l'Adusbef - al punto che è sparita la scritta 'pagabili al portatore', è rimasto quel diritto feudale di signoraggio i cui proventi vengono incamerati dalla Banca d'Italia, che non appartiene più allo Stato ma a banche private ed altri soggetti che incassano parte di tale introiti".

Secondo Lannutti, la circolazione della moneta è ora garantita dallabanca centrale europea e quindi il diritto di signoraggio non è più dovuto. Inoltre, l'Istituto di via Nazionale, "controllato dalle maggiori banche, trasferiva ai suoi azionisti una parte dei soldi derivanti dal signoraggio anche in esenzione fiscale: quindi - conclude Lannutti - ci sono anche gli estremi di evasione fiscale".

giovedì, ottobre 20, 2005

Signoraggio su Striscia la Notizia

Il video è qui.

martedì, ottobre 18, 2005

Comici, questi economisti !

Dal blog di Daniele Luttazzi:


Il verbale segreto di Antonio Fazio

Lunedì il governatore della Banca d'Italia ( addirittura! ) Antonio Fazio è stato interrogato dai magistrati di Roma nell'ambito dell'inchiesta sulla scalata all'Antonveneta. L'ipotesi è l'abuso d'ufficio. -I verbali dell'interrogatorio non esistono,- ha detto soddisfatto l'avvocato di Fazio, Franco Coppi. Ne pubblichiamo un estratto:

ANTONIO FAZIO: Tutti i trust e tutte le grosse banche del pianeta, più la maggior parte delle banche minori, signor Giudice, sono ormai nelle mani di sole 13 famiglie. Già possedevano ai primi del '900 la Federal Reserve. Oggi possiedono anche la Banca Centrale Europea e diversi altri istituti di emissione. Il permesso legale alla quotazione di titoli borsistici non rappresentativi di ricchezza fisica e sostanzialmente autoreferenti ha consentito ai loro trust e alle loro banche la creazione di una enorme “bolla” cartolare, mentre quello al credito verso le operazioni di borsa ha permesso un enorme “effetto leva” grazie al quale hanno potuto moltiplicare questa bolla speculativa gigantesca e pilotare i vari trend borsistici, inclusi i boom e i crack. Le conseguenze di questa verità scandalosamente sottaciuta sono assolutamente devastanti. Uno. Attraverso i trust, fissano centralmente tutti i listini all'ingrosso; e quindi possono controllare l'intero sistema dei prezzi internazionali e “pilotare” a piacimento le varie inflazioni. Due. Attraverso la proprietà degli istituti di emissione, possono “creare dal nulla” e vendere al valore nominale anzichè al costo di tipografia tutti gli euro e tutti i dollari in circolazione. Tre. Grazie alla proprietà diretta e al controllo indiretto di quasi tutte le banche del pianeta, sanno che la loro moneta bancaria verrà quasi tutta versata presso propri sportelli; e quindi non hanno più alcun bisogno di mantenere una riserva prudenziale, con la conseguenza che grazie a un moltiplicatore dei depositi pressochè infinito, possono “creare allo scoperto” anche tutta la moneta bancaria che vogliono. Quattro. Grazie al controllo di trust e banche, e al permesso legale alla speculazione, hanno anche il monopolio della creazione “allo scoperto” della gigantesca bolla cartolare, anch'essa moneta a tutti gli effetti ed autoreferente al 999 per mille, oltre il controllo totale della distribuzione del virtuale di borsa. Ne deriva un potere gigantesco. Decidono i prezzi internazionali, “pilotano” le inflazioni, con il virtuale comprano senza pagare tutto e tutti nel mondo, pilotano a piacimento sia le espansioni che le recessioni, non hanno più alcun rischio d'impresa e prelevano ricchezza da tutto il pianeta non più attraverso il mercato, ma attraverso la fissazione centralizzata dei prezzi e la creazione allo scoperto della moneta circolante, bancaria e borsistica. Per non parlare del golden crescent. Già dalla fine della ricostruzione postbellica queste 13 dinastie non hanno più il problema di aumentare il valore assoluto o percentuale del loro prelievo “feudale”, bensì quello di esautorare gli stati, impedire ogni controllo democratico e perpetuare le condizioni materiali e ideologiche del loro potere. Esse, del resto, controllano tutte e 4 le agenzie internazionali di stampa, tutte le grosse testate, tutti i network, Hollywood e tutte le agenzie di distribuzione, nonché i flussi pubblicitari e tutte le commesse alla ricerca scientifica, nonché le sponsorizzazioni, i convegni e i premi, ovvero tutta la piramide distributiva della ricchezza verso scienza e media. Il Pensiero Unico, egemone nella scienza e nei media, è, pertanto, il coerente involucro ideologico che ricopre i loro interessi materiali e culturali, diffondendo i dogmi economici che, pur privi del minimo fondamento scientifico, difendono nell'immaginario collettivo i loro aberranti disegni, primo fra tutti quello della recessione indefinita, disegno che perseguono con tenacia da ormai più di 30 anni nel tentativo ostinato di conservare ad ogni costo lo statu quo. Ad ogni costo altrui. L'abolizione dei controlli valutari anti-speculazione, gradatamente invalsa un po' dovunque in ossequio alle ricette neoliberiste del Pensiero Unico, costringe infatti i governi a continue manovre deflattive nel tentativo di contrastare l'inflazione che altrimenti, in mancanza di controlli valutari, provocherebbe fughe di capitali e lascerebbe la moneta nazionale in balia della speculazione internazionale. I trust, allora, consapevoli di ciò, aumentano volontariamente i listini all'ingrosso anche in presenza di domanda calante, provocando la così detta stagflazione. I governi, dal canto loro, incapaci di uscire dal paradigma neoliberista, anziché imporre il calmiere all'ingrosso e reintrodurre i controlli valutari, o, al massimo, svalutare la moneta nazionale di una percentuale uguale al differenziale d'inflazione, al fine di lasciare immutata la competitività nell'import-export, cedono al ricatto dei trust e praticano la deflazione. Poiché, però, la deflazione si attua per lo più con tagli della spesa pubblica, strette creditizie e inasprimenti fiscali, essa è sempre e necessariamente recessiva, per cui calano conseguentemente investimenti e occupazione e va in fallimento la piccola e media impresa. E quindi, ancora, calano retribuzioni e pensioni, viene smantel-lato il welfare, aumenta la concentrazione industriale a danno della piccola e media impresa e a vantaggio dei trust, diminuiscono gli spazi democratici e si sgretolano le socialdemocrazie. Che è esattamente ciò che vuole chi pilota la stagflazione. La deflazione recessiva, però, bloccando le forze produttive capitalistiche, con ciò stesso mette costoro contro la storia e sollecita gli “anticorpi” capitalistici, che cercano confusamente un nuovo involucro ideologico che sorregga lo sviluppo delle forze produttive, probabilmente fondendosi con le istanze laiche e confessionali, sia a difesa della socialdemocrazia che per più equi rapporti internazionali. Lo so, urgerebbero contromosse. Ad esempio reintrodurre i controlli valutari anti-speculazione, vietare le swap, e stroncare la speculazione in borsa vietando il credito alla borsa, che consente alla speculazione di muovere capitali multipli rispetto a quelli realmente posseduti. Consentire le sole operazioni a pronti. Come, signor Giudice? Bè, le swap consistono nel prestito fatto dalle banche nazionali a grosse banche straniere loro complici, per pochi giorni o perfino poche ore, di tutti o parte dei depositi dei propri correntisti onde consentire loro di scommettere al ribasso tutte insieme nello stesso momento queste valute altrimenti irreperibili all'estero. In questo modo qualsiasi moneta priva di controlli antispeculazione viene disintegrata in poche ore e basta ricomprare lo stesso giorno o nel giro di pochi giorni questa stessa valuta per fare sì che la quotazione risalga di poco e si possano restituire a buon mercato i depositi alle complici nazionali, facendo poi a mezzo con loro del bottino. Fu così in Argentina e negli stessi giorni in cui si impediva ai correntisti di prelevare anche un solo peso. E lo stesso è avvenuto anche contro la lira nel 1992. Occorrerebbe proteggere con indicizzazioni automatiche pensioni, salari e piccoli risparmi, e, se del caso, svalutare l'euro in armonia col differenziale di inflazione per lasciare immutata la competitività nell'import-export. Ma solo con una nuova architettura valutaria internazionale sarà possibile regolare il commercio mettendolo al riparo dagli attacchi della speculazione internazionale e dal boicottaggio bancario internazionale. E lo so, occorrerebbe anche condonare buona parte dei prestiti al terzo mondo (restituendo anche le spoliazioni usurarie pregresse) e rifondare il WTO, perché fissi a calmiere i prezzi internazionali e perché persegua il rispetto della concorrenza internazionale imponendo dazi compensativi del welfare incorporato nei costi di produzione, onde promuoverne la crescita anziché scoraggiarla, come fatto fino ad oggi, nonché per limitare fortemente nel tempo e nello spazio i brevetti internazionali. Per questi motivi ho chiuso gli occhi sul folle shopping di Fiorani, signor Giudice, permettendogli di scalare Antonveneta. Fiorani un giorno mi ha chiesto:-E se i furbastri ci mettono i bastoni fra le ruote?- Gli ho risposto:-Impossibile, siamo entrambi qua.-

venerdì, ottobre 07, 2005

Repubblica: "Bankitalia restituisca il signoraggio", in arrivo un progetto di legge

Una sentenza condanna via Nazionale al pagamento del reddito
monetario, dichiarandolo illegittimo, accogliendo il ricorso dell'Adusbef
"Bankitalia restituisca il signoraggio"
In arrivo un progetto di legge

Lannutti e Benvenuto (Ds): "Stiamo studiando le modalità"
di ROSARIA AMATO



ROMA - Un progetto di legge per costringere la Banca d'Italia a restituire allo Stato italiano quanto incassato a titolo di 'diritto di signoraggio', cioè di differenza tra i costi di produzione della carta moneta e il suo valore nominale. E quindi, in base a quanto ha stabilito con una recente sentenza il giudice di pace di Lecce Cosimo Rochira, cinque miliardi di euro per il periodo compreso tra il 1996 e il 2003. "Vorremmo che tale cifra venisse destinata alle vittime dei crack finanziari", ha detto Elio Lannutti, presidente dell'Adusbef, l'associazione dei consumatori che ha avviato e sostenuto il ricorso al giudice di pace.

"Stiamo verificando la messa a punto di questo progetto di legge con gli esperti - conferma il deputato dei Ds Giorgio Benvenuto - lo proporremo a tutta l'Unione, e anche ai parlamentari della maggioranza che, almeno a parole, hanno sempre preso posizione contro il governatore Fazio".

Il diritto di signoraggio, spiega Rochira nella sentenza, del 26 settembre 2005, nasce in passato, "quando la circolazione era costituita soprattuto da monete in metalli preziosi (oro e argento)" e "ogni cittadino poteva chiedere al suo sovrano di coniargli monete con i lingotti d'oro e d'argento che egli portava alla zecca".

"Il sovrano - continua la sentenza - ponendo la sua effigie sulla moneta, ne garantiva il valore. In cambio di questa garanzia, tuttavia, tratteneva per sè una certa quantità di metallo: l'esercizio di questo potere sovrano veniva chiamato signoraggio". In definitiva, si tratta di una sorta di "reddito monetario" che la Banca d'Italia ha incassato regolarmente e, a giudizio dell'avvocato Rochira, illegittimamente. "Il C.T.U. (n.d.r. consulente tecnico d'ufficio) nella sua relazione - scrive infatti il giudice di pace nella sentenza - ha chiarito che il reddito dell'istituto, causato dall'attività e dalla circolazione di moneta posta in essere dalla collettività nazionale, dovrebbe vedere lo Stato quale principale beneficiario e non gruppi di privati". Cioè le banche che di fatto sono proprietarie della Banca d'Italia.

In definitiva, alla figura storica del sovrano si sostituisce lo Stato nella persona dei suoi cittadini come beneficiario del diritto, ragiona Rochira, e non la Banca d'Italia, con i suoi 'azionisti', e cioè le varie banche, citate dalla stessa sentenza: Gruppo Intesa, Gruppo SanPaolo Imi, Gruppo Assicurazioni Generali, Bnl, ecc. Conclusione: la Banca d'Italia è stata condannata a restituire al cittadino che ricorreva in giudizio la sua 'quota', e cioè 87 euro.

Se si moltiplicano 87 euro per il numero di cittadini italiani, poco più di 58 milioni, si ottiene la cifra globale di cinque miliardi. Che l'Adusbef farà in modo di ottenere perseguendo due strade, spiega Lannutti: "Faremo vari atti di citazione, facendo costituire in giudizio un centinaio di consumatori per volta. E, poichè la sentenza è esecutiva, se la Banca d'Italia non paga pignoreremo una delle scrivanie del governatore".

La seconda strada è quella di presentare un progetto di legge per la restituzione globale dei cinque miliardi di lire, da destinare alle vittime dei crack finanziari. Anche perchè, denuncia Benvenuto, l'attuale 'fondo' annunciato dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti appare molto lontano dall'obiettivo: "Ci troviamo di fronte a questi fuochi d'artificio, a questi annunci sensazionali. Questo fondo è una specie d'imbroglio, dal momento che perchè diventi operativo devono passare almeno dieci anni. E forse, nel frattempo i diritti dei truffati cadranno in prescrizione".

La Banca d'Italia si è regolarmente costituita in giudizio attraverso un collegio di tre avvocati che hanno eccepito "l'infondatezza nel merito delle richieste avversarie". Alla domanda su cosa avverrà adesso, dopo la sentenza, l'ufficio stampa di via Nazionale ha risposto di non saperne nulla e di non essere in grado di saperne nulla neanche nelle prossime ore.

(7 ottobre 2005)