martedì, ottobre 19, 2004

"La chemioterapia è una pratica assassina": l'eretico che sfida l'establishment

Copertina di KankropoliVuole battersi nell'arena televisiva. E' pronto a sfidare chiunque, ed è sicuro di vincere. In principio fu il dossier "Kankropoli: la mafia del cancro" (download PDF 1,5MB). Ora Alberto Mondini, presidente dell'ARPC (Associazione Ricerca e Prevenzione del Cancro), vuole avere la possibilità di rispondere agli attacchi mossigli recentemente in TV per difendere la sua tesi davanti a milioni di persone. Un'accusa pesantissima quella di Mondini, ai limiti dell'incredibile: "la chemioterapia è una pratica assassina che trova fondamento soltanto negli interessi economici delle multinazionali farmaceutiche" (fonte: newsletter ARPC 19/10/2004). Dovrà assumersi la responsabilità di quest'affermazione, tutta da dimostrare. Su quali evidenze scientifiche si basa ? Dove sono le fonti, gli studi, le pubblicazioni, le bibliografie ? Non si scherza col dolore, con la malattia: è un tema dannatamente serio. La gente muore. E proprio per questo sono convinto che i malati debbano essere assistiti anche con la massima informazione possibile, della massima qualità. In attesa dei trovatori (a quando ?) giriamo la sfida ai nostri ricercatori. Impossibile dormire sonni tranquilli finchè non sarà fugato il dubbio che un solo centesimo di quanto sostiene Mondini possa essere vero: bisogna aprire subito un dibattito pubblico serio, onesto, accessibile anche ai malati e non solo ai medici. Chi è in buona fede sicuro delle proprie argomentazioni non ha nulla da temere. "Non sono d'accordo con te ma darei la mia vita perchè tu possa sempre esprimere ciò che pensi". Evviva la democrazia, e che vinca il migliore.

sebastiano scrofina
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1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Questo articolo potrei sottoscriverlo io stesso.
La maggior parte dei dati di cui sono in possesso, non provengono da fonti misteriose. Sono i dati ufficiali dell'oncologia. Basta avere l'intelligenza necessaria per capire e il coraggio per starci di fronte.
Alberto R. Mondini

12:29 PM  

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