sabato, ottobre 22, 2005

Insistere, insistere, insistere

Tra un commento sulla democrazia etica e l'ennesima euroleccata spunta fuori Superlannutti.


BANKITALIA/ ADUSBEF: RESTITUISCA 5 MLD DI EURO DI SIGNORAGGIO
21/10/2005 16:14

Cernobbio (Co), 21 ott. (Apcom) - Elio Lannutti, il presidente dell'associazione dei consumatori Adusbef, ha annunciato l'imminente presentazione di un disegno di legge, attraverso parlamentari di entrambi gli schieramenti politici, per "destinare alle vittime del 'risparmio tradito' i 5 miliardi di euro che la Banca d'Italia è stata recentemente condannata a restituire per la indebita riscossione dei diritti di signoraggio".

Il fondo andrebbe indirizzato quindi "alle vittime dei crack finanziari come Parmalat, bond argentini eccetera, che si sono verificati anche con il concorso della Banca d'Italia", ha detto Lannutti a margine del Forum internazionale dell'agricoltura e dell'alimentazione in corso Cernobbio.

"Per effetto di tale sensazionale sentenza - sostiene l'Adusbef, riferendosi alla recente decisione di un giudice della Pace di Lecce - la Banca d'Italia, che si è appropriata indebitamente di una somma enorme, pari a 5 miliardi di euro sotto la voce 'reddito da signoraggio', dovrà restituirla alla collettività per un importo pari ad 87 euro per ogni cittadino residente in Italia alla data del 31 dicembre 2003, neonati compresi".

"Il signoraggio - spiega Lannutti - è un antico istituto derivante dal 'sovrano che battendo moneta', ne garantiva il valore nel tempo ed in cambio di quella specifica garanzia feudale (come la carica a vita del Governatore della Banca d'Italia), tratteneva una parte di quell'oro". "Oggi che neppure le riserve auree garantiscono più la moneta - sostiene l'Adusbef - al punto che è sparita la scritta 'pagabili al portatore', è rimasto quel diritto feudale di signoraggio i cui proventi vengono incamerati dalla Banca d'Italia, che non appartiene più allo Stato ma a banche private ed altri soggetti che incassano parte di tale introiti".

Secondo Lannutti, la circolazione della moneta è ora garantita dallabanca centrale europea e quindi il diritto di signoraggio non è più dovuto. Inoltre, l'Istituto di via Nazionale, "controllato dalle maggiori banche, trasferiva ai suoi azionisti una parte dei soldi derivanti dal signoraggio anche in esenzione fiscale: quindi - conclude Lannutti - ci sono anche gli estremi di evasione fiscale".