mercoledì, dicembre 29, 2004

Adusbef attacca Bankitalia su oro e signoraggio

ROMA - "Il debito pubblico italiano, uno dei più elevati del mondo e il più alto d'Europa, è pari a 24 mila euro a cittadino (neonati compresi). Potrebbe essere ridotto se il Governatore di Bankitalia, approfittando del rialzo dell'oro, vendesse le riserve auree come fanno la maggior parte delle banche centrali europee".

Lo afferma Elio Lannutti (nella foto), presidente dell'Adusbef, l'associazione dei consumatori. "Le riserve auree italiane, pari a 79 milioni di once, dalle quali si potrebbero ricavare agli attuali prezzi di mercato ben 26 miliardi di euro, equivalenti al 30% di tutte le privatizzazioni fatte, non sono della Banca d'Italia, ma dei cittadini, che le hanno risparmiate consumando meno di quanto sia stato prodotto". Nel 1987 - prosegue Lannutti - "il Canada ha iniziato a vendere riserve per 20 milioni di once, seguita da Australia, Austria, Belgio, Olanda, Portogallo e Regno Unito, con 75 milioni, dalla Svizzera, nel 2002 con 39 milioni. Non si capisce come mai la Banca d'Italia, terzo Paese al mondo per riserve dopo Stati Uniti e Germania, si ostini a conservare nei suoi forzieri 79 milioni di once, contribuendo a sostenere il prezzo dell'oro".

L'Adusbef chiede che le riserve siano vendute e "ricorda che l'arroganza del Governatore ha i giorni contati: il 27 gennaio 2005 al Tribunale di Lecce si discuterà la causa promossa dal comitato per la sovranità monetaria e da Adusbef per sottrarre a Bankitalia il 'signoraggio' sulla moneta".

24/12/2004 13:13 (ANSA)