mercoledì, dicembre 08, 2004

Nasce il partito per la riforma monetaria e la fine della truffa del signoraggio privato

Informo i lettori che è da poco nato il partito "NO EURO DEI BANCHIERI", che sta raccogliendo le firme per essere in lizza alle prossime elezioni. Si tratta di un'evoluzione del "Comitato no euro": dopo la "svolta" di Rimini l'obiettivo principale di questo neo-partito sembra essere diventato non già un'anacronistica, demagogica e generica lotta all'euro, quanto una specifica, mirata e decisa lotta alla rapina del signoraggio privato dei banchieri finalizzata alla restituzione del maltolto. Il sito www.noeuro.it purtroppo non riporta ancora gli aggiornamenti in questione. Vi terrò informati sugli sviluppi.


Nasce a Rimini il partito “No Euro dei banchieri”

RIMINI, 24 Novembre ’04 – Nel corso di un Convegno organizzativo, che ha avuto luogo a Rimini Sabato 20 Novembre ’04, cui hanno preso parte personalità del mondo economico ed esponenti di associazioni di diverse regioni d’Italia, sono state gettate le basi per la costituzione di una nuova formazione politica che si chiamerà “No Euro dei banchieri”.

Nel corso di un appassionato dibattito è stata sostenuta l’improcrastinabile necessità che lo Stato, “in nome e per conto dei cittadini”, si riappropri del valore della moneta al momento dell’emissione. Il debito pubblico, determinato quasi totalmente dall’emissione monetaria, dal signoraggio e dagli interessi passivi, impedisce l’armonico sviluppo del Paese e vanifica i propositi di buon governo, sia delle formazioni di sinistra che di destra. I raggruppamenti politici si accusano reciprocamente di incapacità, perdendo di vista la vera ragione della crisi: il disinvolto saccheggio che si determina sulle spalle di tutti i cittadini all’atto dell’emissione monetaria. Ciò non solo impedisce di soddisfare le istanze sociali, ma impoverisce il “Sistema Paese”, al punto che strati di popolazione sempre più vasti hanno serie difficoltà a sbarcare il lunario ed arrivare a fine mese.

Governo ed opposizione ignorano, o fingono d’ignorare, il perverso meccanismo dell’emissione monetaria, causa dei più grossi malesseri sociali.

«La situazione – si è sostenuto durante il dibattito – è paradossale ed insostenibile, tutti sono indebitati: Stato, Pubbliche Amministrazioni, aziende d’ogni tipo, industrie grandi e piccole, artigiani, commercianti, famiglie, privati cittadini; ma a favore di chi? Chi è il creditore di questo immane debito? Gli elettori, anche se ancora non hanno ben compreso da che parte giunge la fregatura, sentono, avvertono, percepiscono che l’attuale sistema politico, nel suo insieme, risulta inidoneo a risolvere le grandi problematiche della Nazione.

«Man mano che cresce questa consapevolezza, che purtroppo tende a scivolare verso la rassegnazione, aumenta di pari passo il numero degli elettori che, constatata l’inutilità di votare, sia per la destra che per la sinistra, disertano le elezioni. Gli effetti della crisi sono destinati a crescere. Occorre predisporre per gli elettori un polo alternativo di riferimento, anche per scongiurare eventuali turbative nell’ordine pubblico. Non è casuale se sin dalle ultime elezioni europee, normali cittadini e consumatori, sentendosi non più rappresentati e tutelati da alcuna formazione politica, hanno deciso di scendere in campo per sostenere in prima persona le loro istanze politiche, sociali e solidali.»

A tale proposito Renzo Rabellino, Presidente del comitato No Euro dei Banchieri, Diego Volpe Pasini, rappresentante dell’Associazione Consumatori Codacons, e rappresentanti di altre associazioni economiche, si sono incontrati ed hanno deciso di unire le proprie forze per sviluppare sinergie, per obbiettivi comuni, se del caso affrontare uniti le prossime elezioni regionali.

Al termine del dibattito si è provveduto alla nomina di Comitato nazionale organizzativo cui fanno parte Renzo Rabellino, Presidente, e Savino Frigiola, vice presidente vicario, con il compito di organizzare l’Assemblea costituente del nuovo Movimento politico, da tenersi a Roma o Milano, entro i primi mesi del prossimo 2005.

[AP - 24/11/2004]