Sempre vigili...
In data 20 settembre davanti alla sede VVF di via Messina, abbiamo incontrato alcuni rappresentanti degli organi di informazione per una conferenza stampa per parlare dell’esercitazione antiterrorismo del 23 pv
Milano
Il luogo scelto per l’incontro, è stato dettato dal fatto che il Comando, previa disposizione della Prefettura, aveva negato l’autorizzazione per problemi di “delicatezza e riservatezza” dell’argomento trattato (?!?)
Tale atteggiamento la dice lunga su quali prospettive sindacali democratiche possa riservare l’eden del “nuovo” ordinamento!…
Comunque nell’incontro con i rappresentanti dell’informazione, è stato spiegato il punto di vista dei VVF partendo dagli annunci ad effetto, già dal mese di Agosto, del Ministro Pisanu, il quale anticipò ai mass media l’esercitazione antiterrorismo di Milano, indicando anche alcune date.
Stranamente sembrerebbe che l’annuncio sia stato dato agli organi di informazione, con largo anticipo rispetto alle amministrazioni interessate; almeno così è stato per i Vigili del Fuoco di Milano.
Infatti solo nelle ultime settimane il Comando ha emanato degli OdG inerenti l’iniziativa, il primo il 05/09 ed in seguito uno un po’ più dettagliato il 12/09.
A parte la singolare procedura di informazione attuata dal Ministro, un’esercitazione di tale portata, che coinvolgerà numerose amministrazioni, associazioni, uomini e mezzi, avrebbe dovuto avere tempi di organizzazione differenti, considerato anche che subito dopo gli attentati di Londra, alcune amministrazioni, compresi i VVF, erano già stati allertati.
Partendo da questi dati, quella del 23 sembrerebbe più propaganda politica, che un’esercitazione finalizzata ad una verifica o messa a punto del coordinamento delle forze in campo.
Il caso macroscopico riguarda proprio i VVF. Infatti parteciperà personale libero dal servizio, in un numero pari se non superiore (120 unità ca) a quello che normalmente garantisce il servizio di soccorso a Milano e provincia.
Ci chiediamo, agli effetti pratici, che senso abbia un simile dispiegamento di uomini e mezzi?
Forse che domani il Governo sarà indotto ad assumere un numero consistente di personale ed a rinnovare il parco automezzi e non solo quello NBCR?
Risalta inoltre lo “sgomitare” di alcune amministrazioni, come la Polizia di Stato, forse in affanno sul piano dell’Intelligence e desiderosa di conquistarsi nuovi spazi nel settore del soccorso.
Oppure fantomatiche squadre NBCR dei Vigili Urbani di Milano (ooops scusate! Polizia Locale), di cui non si è mai sentito parlare, ne tantomeno si hanno contatti di collaborazione. O ancora le associazioni di tassisti, i quali non si capisce bene se dovranno fornire il loro contributo attraverso le comunicazioni radio o addirittura trasportare feriti, magari contaminati.
Singolare il fatto che di queste ultime categorie vi sia stata un’ampia divulgazione mediatica, visto che l’Assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, è sui giornali un giorno si e l’altro anche.
Si vede che “delicatezza e riservatezza” non valgono per tutti.
Milano
Il luogo scelto per l’incontro, è stato dettato dal fatto che il Comando, previa disposizione della Prefettura, aveva negato l’autorizzazione per problemi di “delicatezza e riservatezza” dell’argomento trattato (?!?)
Tale atteggiamento la dice lunga su quali prospettive sindacali democratiche possa riservare l’eden del “nuovo” ordinamento!…
Comunque nell’incontro con i rappresentanti dell’informazione, è stato spiegato il punto di vista dei VVF partendo dagli annunci ad effetto, già dal mese di Agosto, del Ministro Pisanu, il quale anticipò ai mass media l’esercitazione antiterrorismo di Milano, indicando anche alcune date.
Stranamente sembrerebbe che l’annuncio sia stato dato agli organi di informazione, con largo anticipo rispetto alle amministrazioni interessate; almeno così è stato per i Vigili del Fuoco di Milano.
Infatti solo nelle ultime settimane il Comando ha emanato degli OdG inerenti l’iniziativa, il primo il 05/09 ed in seguito uno un po’ più dettagliato il 12/09.
A parte la singolare procedura di informazione attuata dal Ministro, un’esercitazione di tale portata, che coinvolgerà numerose amministrazioni, associazioni, uomini e mezzi, avrebbe dovuto avere tempi di organizzazione differenti, considerato anche che subito dopo gli attentati di Londra, alcune amministrazioni, compresi i VVF, erano già stati allertati.
Partendo da questi dati, quella del 23 sembrerebbe più propaganda politica, che un’esercitazione finalizzata ad una verifica o messa a punto del coordinamento delle forze in campo.
Il caso macroscopico riguarda proprio i VVF. Infatti parteciperà personale libero dal servizio, in un numero pari se non superiore (120 unità ca) a quello che normalmente garantisce il servizio di soccorso a Milano e provincia.
Ci chiediamo, agli effetti pratici, che senso abbia un simile dispiegamento di uomini e mezzi?
Forse che domani il Governo sarà indotto ad assumere un numero consistente di personale ed a rinnovare il parco automezzi e non solo quello NBCR?
Risalta inoltre lo “sgomitare” di alcune amministrazioni, come la Polizia di Stato, forse in affanno sul piano dell’Intelligence e desiderosa di conquistarsi nuovi spazi nel settore del soccorso.
Oppure fantomatiche squadre NBCR dei Vigili Urbani di Milano (ooops scusate! Polizia Locale), di cui non si è mai sentito parlare, ne tantomeno si hanno contatti di collaborazione. O ancora le associazioni di tassisti, i quali non si capisce bene se dovranno fornire il loro contributo attraverso le comunicazioni radio o addirittura trasportare feriti, magari contaminati.
Singolare il fatto che di queste ultime categorie vi sia stata un’ampia divulgazione mediatica, visto che l’Assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, è sui giornali un giorno si e l’altro anche.
Si vede che “delicatezza e riservatezza” non valgono per tutti.
0 Comments:
Posta un commento
<< Home